"Se le rane avessero le ali, non si consumerebbero il culo a furia di salti."
Il dono di rappresentare mediante pochi tratti di matita concetti o figure cariche di profondi significati, mi ha da sempre affascinato.
Ho ritrovato in Bukowski il medesimo talento.
Scrittore abile nel tracciare l' identità completa del personaggio usando una manciata di aggettivi: il padre fallito, uomo privo di qualità, mosso da una violenza codarda e roso dall' insana ambizione.
La madre, donna sottomessa al giogo di una vita insipida, regolata dal codice di "frasi fatte" accettate senza riflessione alcuna.
Gli amici, adolescenti crudeli dalle anime affilate come lame.
“Henry Chinaski", il protagonista, alterego di Bukowski; mente inquieta, brillante osservatore capace di condensare in un unico pensiero interi vissuti.
Questo è "Panino al Prosciutto", secco, tosto, ironico e drammaticamente cinico, volgare ed introspettivo.
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