John Fante!
Ho pensato ad uno scherzo:
troppo improbabile come nome d'autore, più credibile come pseudonimo usato per firmare un opera in cui si ripongono ben poche convinzioni.
Poi...ho iniziato a leggere.
Mi sono smarrito tra le pagine di questo libro, come in un vagabondare alla Kerouac.
Una sorsata di gelido metallo, sceso a piombo dalla gola al fondo dello stomaco,
a smuovere il "Sottosuolo" di Fëdor Dostoevski.
Leggendo di Arturo Bandini uomo spinto da un' ambiziosa sete di riscatto e vittima di profonde passioni, sono stato colto dall'"'insostenibile leggerezza dell'essere, una famigliare indeguatezza, sensazione che mi ha accompagnato verso il tragico epilogo.